Voglio condividere con voi le parole di Bill Gates, un uomo che non ha certo bisogno di presentazioni, da lui espresse nel suo intervento a TED nell’aprile 2013.
“A chiunque serve un coach. Non importa che tu sia un giocatore di pallacanestro, un giocatore di tennis, un ginnasta o un giocatore di bridge”.
Ho subito pensato “wow! si tratta di una pubblicità indiretta alla mia professione, con un testimonial d’eccezione”.
Andando oltre alla facile euforia iniziale, ho proseguito nell’ascolto…
“Abbiamo bisogno di persone che ci diano un feedback. E’ così che miglioriamo”.
Parole semplici, dal significato profondo.
Effettivamente, come possiamo migliorare noi stessi se non siamo in grado di riconoscere nemmeno la nostra voce? Pensate a quando vi registrate e riascoltate. Vi piacete? E quando vi vedete in video la prima volta?
E’ troppo facile scattarsi le foto (selfie) e scegliere quella che ci piace di più. Noi non siamo come quella foto. Siamo molto differenti. Siamo spesso come le foto che abbiamo scartato. Lo so, non è bello da dire…
Abbiamo bisogno di feedback obiettivi per poterci migliorare.
Il coach è quel consulente, e tutti lo possono avere, che ci mette davanti allo specchio in modo delicato, offrendo dei punti di vista che non avevamo mai considerato prima. Ci permette di agire in direzioni nuove, che prima non consideravamo.
Siamo abituati a replicare le nostre scelte nella convinzione che siano le migliori possibili, e questo ci impedisce spesso di ottenere risultati diversi, migliori.
Se ci consultiamo sempre con le stesse persone, avremo sempre lo stesso feedback!
Scommetti che tendi a chiedere consigli alle persone che ti diranno ciò che desideri sentirti dire?
Il coach è professionalmente allenato a fornire ipotesi di scelta che non si erano considerate fino a quel momento: non giudica, non valuta, non analizza. Offre punti di vista alternativi.
Quando mi chiedono “e io cosa ci guadagno ad avere un coach?” mi piace rispondere “prova a pensare a quanto ci perdi a non averlo”.
A volte basta una semplice domanda, ben posta, per cambiare punto di vista. E cambiare punto di vista è spesso l’inizio di scelte che possono anche cambiare la nostra vita.
Successivamente Bill Gates spiega come sia fondamentale, per la crescita dell’educazione e formazione globale, che gli insegnanti (nodo cruciale per la formazione della civiltà del futuro) siano dotati di sistemi di feedback e di modelli di eccellenza a disposizione per il loro miglioramento personale.
Per migliorare abbiamo la necessità di un osservatore esterno, imparziale, che ci offra la possibilità di evolvere.
Se chiediamo consigli al nostro migliore amico o amica, ai nostri familiari, ai nostri colleghi o dipendenti, il loro punto di vista è certamente mediato dalle esperienze precedenti, dai condizionamenti del passato. Quante volte abbiamo chiesto ai nostri amici: “secondo te ho scelto la persona giusta? Il lavoro giusto? Sto affrontando bene questo problema?”.
Ho sempre pensato che nella vita sia fondamentale A CHI rivolgi le domande per migliorare te stesso.
A volte i migliori consigli della tua vita li ricevi da persone che non ti conoscono minimamente.
Siate estremamente esigenti nella scelta delle persone alle quali chiedere un feedback, e soprattutto attenzione a evitare di preferire suggerimenti da chi è accondiscendente, da chi vuole evitare di deluderci o vederci rattristare, o chi ha dei bisogni che noi possiamo soddisfare e quindi non sarà obiettivo.
Invece di scegliere lo specchio che vi fa apparire come desiderate, scegliete lo specchio che evidenzia tutti i punti su cui migliorare.
Grazie a Bill Gates per il suo suggerimento!
Buona ricerca!