Il Brain Prize all’italiano Giacomo Rizzolatti

Il Brain Prize all’italiano Giacomo Rizzolatti

rizzolatti1Un italiano, che ormai i lettori di comeallospecchio.it conoscono bene, ai vertici mondiali per le sue ricerche e scoperte neuroscientifiche. Giacomo Rizzolatti, insieme agli scienziati Stanislas DehaeneTrevor Robbins, ha vinto la quarta edizione di The Brain Prize, il premio danese di un milione di euro dedicato alla ricerca sul cervello. Il Brain Prize è stato assegnato quest’anno dalla Grete Lundbeck European Brain Prize Foundation per ricerche sui meccanismi del cervello alla base di funzioni umane complesse come la lettura, l’abilità di calcolo, la motivazione e la cognizione sociale, e per gli sforzi di comprensione dei disordini cognitivi e comportamentali. Il premio sarà consegnato ai tre vincitori durante la cerimonia che si svolgerà il 1 maggio a Copenhagen.

Il Professore emerito di Fisiologia dell’università di Parma e Direttore del centro “Social and Motor Cognition” dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) insieme ai suoi illustri colleghi ha scoperto i neuroni specchio, originariamente nelle scimmie e, successivamente, usando tecniche elettrofisiologiche e di “brain imaging”, anche nel cervello umano. I campi di applicazioni di tale scoperta sono vastissimi, e vanno dall’elevazione della comprensione di problemi come l’autismo alla spiegazione di numerosi fenomeni di psicologia sociale e di comportamento umano nelle relazioni. Non mi dilungherò su quanto i neuroni specchio siano straordinariamente importanti nella comunicazione umana perché temo di annoiare i miei lettori, dato che questo blog è nato esclusivamente per diffondere tale scoperta e le sue applicazioni pratiche.

Il Professor Rizzolatti pensa di destinare parte del premio alla ricerca neuroscientifica, e dichiara che

“questo prestigioso riconoscimento alla scienza italiana possa essere di stimolo al nuovo Governo e creare maggiore interesse per la ricerca e nuovo sostegno alle attivita’, superando la poca attenzione che attualmente c’è per la ricerca, e incrementando anche la disponibilita’ di fondi”.

Non posso che condividere in toto queste parole, unendomi a questi auspici, in un Paese (l’Italia) che troppo spesso si accorge delle proprie eccellenze leggendo le notizie estere.

Congratulazioni al Professor Rizzolatti! Avanti tutta!